La celebrazione del Giorno del Ricordo, istituito il 10 febbraio con Legge 30 marzo 2004 in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo istriano, fiumano, giuliano e dalmata e delle vicende del confine orientale, è avvenuta presso il nostro Istituto, grazie alla testimonianza diretta della signora Fiorenza Angelucci, profuga fiumana. La nostra illustre ospite ha narrato agli studenti e alle studentesse della scuola secondaria di primo grado quei tragici eventi della fine del secondo conflitto mondiale attraverso la narrazione delle vicende che l’hanno direttamente coinvolta insieme alla sua famiglia.
La sig.ra Fiorenza ha riproposto alcune pagine del diario in memoria del fratellino Nevio, che gli studenti avevano letto durante la preparazione all’evento con i rispettivi docenti, invitando i ragazzi ad ascoltare con il cuore ed ha illustrato la questione orientale e la cessione, con il Trattato di Parigi, dei territori dell’Istria, della Dalmazia e di Fiume; si è soffermata sulle foibe, sia come cavità naturali del territorio carsico, sia come strumento di rappresaglia nei confronti degli italiani da parte dalle milizie della Jugoslavia di Tito, per poi rispondere alle domande proposte dagli studenti.
Ci sono stati momenti di profonda emozione nel “rivivere” l’esodo e “le sparizioni” di amici e conoscenti, emozione che non ha impedito alla sig.ra Fiorenza di restituire dignità all’italianità dei nostri compatrioti del confine orientale italiano.
La conferenza si è conclusa con l’invito a non dimenticare come recita la frase di Cristicchi in Magazzino 18: “Non è un’offesa che cede al rancore, non è ferita da rimarginare, è l’undicesimo comandamento: non dimenticare”


“Diari e memorie” di Fiorenza Angelucci “A Nevio, adorato fratellino”