Alla comunità costituita dalle persone che appartengono a questo istituto e che con questo istituto collaborano a vario titolo, voglio augurare, in queste festività ancora segnate da una sofferenza fluente, di abbandonare posizioni giudicanti per lasciarsi andare all’accoglienza di ogni dolore, che è unico come ogni lacrima, di ricordare che provare a negare l’altrui travaglio è aumentare il carico di patimento che ferisce chi soffre, ma anche chi assiste, di lottare per scongiurare la durezza del cuore, che la forza nasce dall’attraversamento della fragilità, così come il coraggio dalla paura, di dissacrare gli eroi di cartapesta, per vivere eroicamente le umane contraddizioni ed accettare che a volte la forza si spoglia mettendo a nudo il proprio struggimento, così come la fragilità si veste di una scintillante armatura per proteggere la sensibilità.
Tanti auguri di serene festività, affinché tutti noi possiamo tornare a far risplendere la nostra luminosa e profonda umanità.

La dirigente Gaia Gentili